lunedì 26 novembre 2012

VERITA’ ASSOLUTA E VERITA’ RELATIVA




La Verità è latente nel profondo dell’anima umana, o, meglio nel nostro Io spirituale, che è Scintilla divina, ma ne viene alla coscienza soltanto una minima parte, adattata all’uomo e gradualmente. 
Così, la Verità, per quanto esistente di per sé, non è tale per tutti, ma lo diviene progressivamente man mano che l’uomo evolve e cresce in sé la facoltà di comprenderla. Occorre un certo grado di evoluzione perché ne appaia qualche luce, ma non si potrà mai raggiungere completamente sulla Terra.

Noi andiamo verso la Verità a piccole tappe, che sono illusioni, ma nel momento sono per noi delle verità, la nostra Verità.
L’uomo continua la sua ricerca, ma ignora che durante l’esistenza terrena potrà conoscere soltanto delle verità, non la Verità assoluta che è al di sopra della sua comprensione del momento.
La Verità assoluta s’identifica con Dio, e l’uomo non può comprendere Dio nella sua essenza, ma sentirlo; può averne soltanto un’idea, lontana dalla realtà, e soltanto relativa alla sua facoltà di comprensione.
Nessuno sulla Terra è depositario della Verità assoluta, e meno ancora coloro che proclamano di possederla, mentre scambiano i simboli con la Realtà…

VERITA’ E OPINIONE
Vi è stato un tempo nella storia degli uomini, durato molti secoli, (e dura ancora - ndr) in cui veniva imposto di credere ciò che piaceva a chi era al potere, pena la persecuzione, la prigione, e la morte.
Furono così commessi innumerevoli delitti mentre gli autori incoscienti si proclamavano seguaci di Cristo, e l’istituzione nefasta fu perfino canonizzata col nome di “santa inquisizione”.

Questa aberrazione umana continua ancor oggi presso altri popoli di altri credi, ma è sempre la miopia degli uomini che rende intollerante chi si ritiene possessore della Verità.
La pericolosità dei dogmatici, non solo nel campo religioso ma in quello politico, scientifico, ecc., è nel credersi i soli possessori della Verità assoluta e di ritenere gli altri nell’errore. Per questo si credono in dovere di combatterli per portarli alla posizione che essi ritengono la sola giusta e vera.

Per essi è argomento di meraviglia la diversità dei pareri e delle opinioni nei diversi campi del sapere e del conoscere. Ignorano che le verità degli uomini essendo relative ai tempi, ai luoghi e anche a ogni singolo uomo, sono spesso in conflitto tra loro, come le vecchie teologie con quelle moderne. Cadono le forme arcaiche per quelle più aggiornate.

Ciò che uno crede è la sua verità del momento, che lo porterà a salire al gradino successivo, poiché la fede è quella sola che vale.
Per questo, tutti hanno ragione, senza aver ragione.

Quando avete scoperto qualcosa che ha viva risonanza dentro di voi, seguite il consiglio di Gibran (Il Profeta). Non dite: “Io ho trovato in me la Verità”, ma piuttosto: “Io ho trovato in me una Verità”.
Le verità sono tante, ma la Verità è una sola e non cambia; ciò che cambia è la comprensione umana. Dell’uomo è propria l’opinione, cioè il modo personale di vedere ogni cosa, dal proprio gradino evolutivo raggiunto.

Man mano che sale, vede di più e meglio.


(Tratto da LO SCOPO E IL SIGNIFICATO DELLA VITA di Amadeus Voldben)



1 commento:

  1. L'articolo è stato pubblicato solo per stimolare alla riflessione. L'autore, mio avviso, fa confusione di livelli.

    Elia

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