giovedì 27 giugno 2013

PER ELIA MENTA E GIUSEPPE TURRISI



Commento al video: TROPPE RICETTE CARENZA DI CUOCHI.... DI ELIA MENTA
                                  https://www.youtube.com/watch?v=FxZbvkq2QVM

Guardando il vostro video ho ascoltato con interesse due persone che hanno dimostrato di essere attive intellettualmente e di aver capito abbastanza bene i meccanismi che regolano la realtà del problema che ci caratterizza ma che contemporaneamente si lamentano, a mio parere in modo non del tutto giustificato, perchè non ricevono delle risposte di completa adesione al progetto proposto. Premettendo che il tema che avete affrontato è serio e complesso perchè determina il destino di un intero popolo, inizio col dire che quando ci si trova di fronte ad una minaccia, ammesso che la si abbia identificata, se non si vuole vanificare il tentativo, prima di affrontarla, bisogna comprendere bene come questo fenomeno agisce contro di noi per arrivare a una possibile soluzione. Non che il compito sia semplice ma secondo me questo sarebbe il ragionamento da fare.

Purtroppo tutto ruota attorno al "popolo"elemento questo che secondo me non ha nessun significato e nessun valore in questo contesto, perchè il popolo purtroppo, in questa situazione non è altro che un organismo fatto da un insieme di individui, incapaci di agire concretamente per la risoluzione di un problema, spinti nelle loro azioni da dinamiche emotive e irrazionali e non da riflessioni razionali basate sulla conoscenza effettiva della realtà, tutti scoordinati fra di loro, immaturi intellettivamente in quanto senza capacità critica, senza una identità sia individualmente, che storica come popolo/comunità e totalmente disorientati e confusi dagli eventi che accadono attorno a loro , quindi, incapaci di interpretarli e di accorgersi della presenza di una eventuale minaccia per difendersi.

Questo accade perchè il popolo non avendo una identità per come è stato educato e abituato sin dalla nascita e per come viene quotidianamente manipolato e disinformato dalla propaganda di sistema e dai mezzi di comunicazione di massa, non si accorge di essere stato "sabotato" e disarmato da un nemico, la "classe dominante" (con la complicità delle istituzioni stesse del proprio paese infiltrate anche queste dai poteri forti), degli strumenti più efficaci che un individuo/popolo possa avere, ovvero ( banalmente) la capacità critica, la capacità di ragionare di comprendere e di farsi una opinione in prima persona, sulla base di informazioni vere, degli eventi che determinano la realtà in modo da poter prendere le decisioni più giuste per la propria comunità. In una parola di essere intellettualmente indipendenti. Di conseguenza un un organismo che non riceve informazioni o che le riceve sbagliate o del tutto false è un organismo che non può avere nessuna possibilità di difendersi da attacchi esterni oltre che a non identificarli. E quindi è costretto, senza capire l'origine di "questo male"a sopportare questa condizione di disagio e di sofferenza soprattutto in queste occasioni di queste crisi sociali.

Quando parlate del fatto che, pur essendoci molte adesioni a questa vostra proposta di affrontare questi problemi sociali, ci sono molti che danno la loro "ricetta" ma pochi disposti concretamente ad agire, quando si dice che il popolo non può capire e che il popolo non è dalla nostra parte, ecco io penso che queste affermazioni non siano del tutto corrette. Perchè il popolo non deve essere visto come qualcosa di rigido e di statico che è così e basta, non cambia. Si è vero che il popolo sembra essere fatto di persone "stupide". Ma non è perchè lo sono veramente, è perchè sono state educate dal sistema ad essere stupide. Il popolo adotta questo comportamento in modo involontario, non è perchè lo fa apposta ma lo fa perchè è indotto culturalmente dal sistema e dalla scuola in modo particolare a non mettere mai in dubbio le autorità e a pensare quindi che non si possa bypassare in alcun modo le decisioni della classe politica e che quindi non si possa fare niente per uscire dal problema. Come dicevo prima dunque il popolo non va visto come un elemento statico ma dinamico cioè che può essere manipolato/influenzato/orientato per scopi positivi, svegliandolo e dandogli gli strumenti per difendersi o per scopi negativi per decerebrarlo e renderlo inoffensivo per il sistema, è una questione di tattica, perchè in fin dei conti il campo di battaglia tra "noi" e il sistema dei poteri forti, è il popolo e le armi sono le informazioni, quelle vere però. Non ricordo dove ma una volta lessi questa frase - conquista il popolo e avrai sconfitto il re - o qualcosa del genere. La "nostra battaglia" sarà vinta solo quando si conquisterà pezzo per pezzo il campo di battaglia togliendolo sotto i piedi del nemico ovvero quando con una campagna più o meno amatoriale e indipendente si riuscirà ad aumentare la consapevolezza e far capire alla gente che il re è nudo, informandola sulle vere oscure dinamiche del potere, ma bisogna informarla però la gente per farglielo capire e vedere, altrimenti il nemico continuerà a suonare la sua musica e a incantare il popolo fino alla distruzione come nella favola del Pifferaio Magico di Hamelin se la conoscete...

Per quanto riguarda il potere che è spietato, si è spietato ma la questione non è la spietatezza o meno, la questione è che il potere è deciso e si è prefissato grosse ambizioni a lunghissimo termine  che riguardano tutti gli aspetti della vita umana e ci appare spietato, perchè sa chi è, sa dove va, sa cosa vuole, e soprattutto sa come ottenerlo... insomma ha le idee molto chiare il popolo  invece no per questo va informato. Perchè secondo me una delle principali attività in cui è impegnato il sistema nella gestione della popolazione è la disinformazione attraverso le cosi dette PSYOPS (Psychological operations), disinformazione dei media e controllo del livello culturale anche attraverso l'istruzione.

Quindi sempre secondo me non basta provare a fare qualcosa con quella piccola parte di persone che hanno capito e si sono "svegliate" e che agiscono materialmente oltre a proporre le ricette, perchè saremo sempre in minoranza e il potere sfrutta questo nostro punto debole per soffocare la nostra azione coinvolgendo sempre la maggioranza che essendo ancora "addormentata" protegge in un certo senso il sistema ma invece bisognerebbe continuare a fare informazione a 360° in tutti i modi possibili gazebo, volantinaggio come è stato detto ma anche attraverso blog e siti di contro informazione sul web associandosi con altri gruppi già attivi in questo settore per allargare il network e se ci fosse la possibilità in una web tv come voleva fare Giulietto Chiesa che sicuramente conoscerete o addirittura fare un programma in qualche emittente tv locale come una volta faceva Il Professor Giacinto Auriti sul tema economico del signoraggio o in fine ancora meglio usare gli stessi metodi del "nemico" come per esempio tenta di fare Fernando Rossi con il suo movimento/partito "Per il Bene Comune". Quindi fare contro informazione coordinata con altri gruppi in Italia da ogni tipo di media possibile (mezzi economici permettendo) su questi temi, evidenziando soprattutto gli aspetti pratici dei benefici che il popolo potrebbe avere perchè fa più difficoltà a comprendere concetti astratti come la sovranità se non collegata a cose concrete,  in modo da approfittare anche della crisi e della ridotta ma ancora sufficiente fiducia della gente nel sistema. Se tutte queste persone con i loro gruppi di attivisti in Italia si unissero e agissero in modo coordinato ogni uno nel proprio ambito eserciterebbe una azione più efficace nell'informare e attirare sempre più gente. Purtroppo ripeto pur considerando la buona volontà di gente come voi, l'impresa non è semplice è una cosa seria, dovreste decidere, voi di Accademia della Libertà, se fare sul serio e se volete ottenere qualche risultato dovrete pensare in grande quindi non tutti possono farlo.

Concludendo so che magari l'ho fatta un po complicata ma secondo me in generale è questo il tipo di analisi che si dovrebbe fare per comprendere correttamente il fenomeno. Per quanto mi riguarda in merito a questo tema mi definisco più un pensatore che un uomo d'azione forse perchè ritengo che (nonostante il fenomeno 5 stelle) non sia ancora il momento giusto per una "rivoluzione" vera e propria, per mancanza di una solida identità e consapevolezza popolare su cui basare l'azione. .


P.S.
Non sono iscritto a movimenti, partiti e non ho blog o siti.
Se volete potete commentare questa email in un vostro prossimo video.


 Peppe


1 commento:

  1. Caro Giuseppe, io assisto con estremo interesse su you tube le conversazioni brillanti tue, del sanguigno romagnolo Giorgio Vitali e di Gianpaolo Pucciarelli un gigante studioso di storia autentica e rivelatore delle menzogne che ci hanno insegnato a scuola. Io concordo pienamente col le tue argomentazioni di questo articolo e penso che si, un'azione di propaganda fatta anche con volantini, ma dal contenuto drammatico, forte distribuiti a milioni sul territorio nazionale potrebbero essere una goccia d'acqua che può aumentare la consapevolezza di una certa parte di persone.
    Azione di propaganda che deve essere intensa, ripetuta più e più volte sino a creare una spin a nel fianco del nemico. Ecco un esempio per te:
    "Cittadino italiano sveglia! Non ascoltare la TV e la stampa di regime! Le banche (coi loro compiacenti complici e sottopanza: le classi politico-amministrative) stanno distruggendo l'economia italiana e stanno depredando i beni delle famiglie e delle imprese italiane, mediante emissioni monetarie truffaldine ed imposte impagabili, seguendo un piano demenziale diretta a destabilizzare ed a annichilare il nostro Paese!"

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